
RICONOSCIMENTI OTTENUTI
Riconoscimenti - I protagonisti dello sviluppo

Non poteva concludersi nel migliore dei modi, la prima edizione del premio "I Protagonisti dello Sviluppo": la sala colma, gli applausi all'indirizzo degli imprenditori premiati, la presenza dei rappresentanti delle Istituzioni e degli Enti Locali.
Come ha ricordato il Presidente provinciale di Confartigianato, Serafino Mammini, "abbiamo avviato questa iniziativa per dare risalto al mondo del lavoro indipendente e della piccola impresa. Alle persone che hanno scelto di essere "imprenditori di sé stessi" investendo le proprie capacità e conoscenze in attività, sia manifatturiere che di servizio, messe a disposizione della collettività e raggiungendo importanti traguardi".

Il premio "Protagonisti dello Sviluppo non fa distinzioni sulla base delle dimensioni di impresa, né del tipo di attività che viene esercitata, né della tecnologia o dei macchinari impiegati nelle lavorazioni. Si tratta invece della testimonianza del valore del "fare" che, evidentemente, oggi si avvale di mezzi, metodi e materiali ben più sofisticati di quel "fatto a amano" che ammantava in un alone di ricercatezza e di esclusività, di ingegnosità e qualità, i mestieri artigiani.

Tra le dodici imprese premiate vi sono, in questo senso, esempi eclatanti: dall’azienda fondata nel lontano 1800 e che da generazioni evolve la propria attività applicando tecnologie sempre più sofisticate, all’azienda che ha pochi anni di storia ma che si è dimostrata capace di dare corpo ad una brillante idea imprenditoriale.
Tutte queste storie aziendali, per quanto difformi possano apparire, hanno un risultato comune: creare sviluppo e ricchezza nel territorio ove le imprese sono insediate.
Ecco perché Confartigianato ha voluto promuovere "I Protagonisti dello Sviluppo", un vero e proprio percorso di benchmarking i cui destinatari sono le piccole e medie imprese della provincia di Ravenna che, nell’arco degli ultimi 2 anni, si siano particolarmente distinte su una serie di parametri definiti e che quindi possono essere riconosciute come modello per il sistema locale delle piccole e medie imprese e definibili come fautrici dello sviluppo del territorio.
Un valore, quello del "fare", che ha travalicato il tempo e caratterizzerà sempre quanti offrono una quotidiana testimonianza di operosità e creatività.

Nel suo apprezzato intervento, il Segretario Generale di Confartigianato, Cesare Fumagalli, ha proprio voluto porre un accento particolare sulla forza del modello italiano della piccola e media impresa. "Spesso - ha detto Fumagalli - ci sentiamo dire che tutti i problemi del sistema economico italiano vanno addebitati al "nanismo" delle nostre imprese. Già il termine utilizzato sembra scelto per essere parte di un giudizio negativo. Invece il modello dell'imprenditoria diffusa, delle centinaia di migliaia di imprenditori che hanno investito nell'azienda in cui operano a stretto contatto, ogni giorno, con i propri collaboratori, ha saputo portare il nostro Paese ad essere parte del consesso delle nazioni più industrializzate. E gli esempi più drammatici, in quanto ad aziende che non sono state in grado di reggere le sfide dei mercati e della concorrenza, non sono venute da piccole e medie imprese, ma proprio da gruppi industriali che avevano raggiunto quella dimensione fin troppo spesso additata come un traguardo."
La ricetta per il nostro tessuto produttivo non può essere la semplice erogazione a pioggia di incentivi alle fusioni fra imprese, ma operare politiche atte a promuovere le reti d’impresa. L'esempio delle Cooperative Artigiane di Garanzia è la prova concreta di come, unendo il "peso" e le potenzialità di tante piccole e medie aziende, queste possano ottenere servizi e condizioni che invece sarebbero stati riservati solo a imprese ben maggiori, ma mantenendo ognuna la propria identità, la propria flessibilità, la propria idea imprenditoriale. Ma sono innumerevoli i campi nei quali le reti d’impresa possono essere fondamentali: la ricerca, l’export, la promozione e la commercializzazione dei prodotti e delle tipicità dei territori.
Allo Stato, poi, Fumagalli e la Confartigianato chiedono di creare le condizioni affinché sia più facile fare l'imprenditore: meno burocrazia inutile, costi del lavoro e peso fiscale meno dissimili dai competitori internazionali, maggiore controllo del territorio e infrastrutture più moderne.
Ma il Segretario Generale di Confartigianato ha anche voluto lanciare un messaggio di ottimismo: "nei dati, nelle statistiche e negli umori degli italiani leggo segnali di estrema difficoltà e preoccupazione. Questo è innegabile. Ma poi, quando incontro gli imprenditori di molte zone d'Italia, li sento dire che, nonostante tutto, stanno tenendo duro. Per questo è più che corretto parlare veramente di Protagonisti dello Sviluppo".
La cerimonia ha visto gli interventi anche del Presidente della Provincia Francesco Giangrandi e del Presidente della Camera di Commercio Gianfranco Bessi, che hanno avuto attestazioni di stima per il lavoro per la collaborazione che da sempre accomuna l'associazionismo d'impresa, e Confartigianato in particolare, alle Istituzioni e agli Enti locali. D’altronde l’iniziativa "I Protagonisti dello Sviluppo" è stata realizzata da Confartigianato proprio con la collaborazione di Provincia e CCIAA.
Istituzioni ed Enti Locali erano ben rappresentati alla cerimonia: hanno presenziato il Prefetto Umberto Calandrella ed i sindaci di Alfonsine, Brisighella, Cervia, Fusignano e Russi, rispettivamente Angelo Antonellini, Cesare Sangiorgi, Roberto Zoffoli, Mirko Bagnari e Pietro Vanicelli. Il Comune di Lugo era rappresentato dal Sindaco Raffaele Cortesi e dal Vicesindaco Fausto Cavina, mentre per il Comune di Ravenna sono intervenuti il Vicesindaco Giannantonio Mingozzi e l'Assessore alle Attività Produttive Roberto Gualandi. Per il Comune di Faenza era presente l'Assessore Stefano Collina, mentre il Comune di Bagnacavallo era presente con il Vicesindaco Pier Luigi Ravagli. Non si è trattato di una mera presenza formale: è stato proprio compito delle autorità intervenute consegnare i premi ai dodici imprenditori un po' emozionati.